Comunicato stampa del 6 dicembre 2008
Contrapposizioni natalizie
Continuo a vivere come ingiustificabile l’Amministrazione nel suo rimprovero ai parroci cittadini.
I sacerdoti hanno ricordato la tristezza della condizione economica di tanti roveretani e come ciò sia in contrasto con il facile utilizzo di soldi pubblici per iniziative natalizie quantomeno discutibili.
Qui la questione non è centrata sulla laicità delle istituzioni. Non c’entra nulla la connivenza tra fede e politica. Non abbiamo assistito ad una richiesta di devozione. Non abbiamo visto preti chiedere alla politica di inchinarsi.
Abbiamo sentito solo l’ammonimento di chi per scelta di vita ha voluto stare vicino ai più piccoli, ai più bisognosi, a coloro per i quali il Natale è forse solo un momento difficile dell’anno.
La difficoltà dell’amministrazione roveretana ad accettare critiche è oramai ben nota ma è quantomeno fastidiosa se questa giunge fino a rimandare al mittente una richiesta di attenzione ai deboli. Soprattutto se questa giunge dai parroci roveretani.
Stessa contrapposizione ho vissuto l’altro ieri sera presso la Campana dei Caduti alla conferenza sul Natale proposta da Don Marcello Farina, con la presenza del Sindaco Valduga.
Esempio di coinvolgimento il ragionamento del sacerdote con evidente la sobrietà e la sapienza di chi sa trarre l’essenza delle cose riportando estremi diversi, il sacro ed il profano, il teologo ed il filosofo laico. Padre Farina cita Simone Weil interprete dell’universalismo religioso che sostiene la verità in ogni religione.
Una offerta di apertura che non si ferma all’ecumenismo ma va oltre e ricerca la verità nelle differenti visioni.
Esempio di autoreferenzialità invece la presentazione del Sindaco immediatamente pronto a tuonare contro la rappresentanza nella Consulta provinciale degli studenti. Secondo il Sindaco i giovani dovrebbero dimenticare gli interessi propri della loro età ed adeguarsi alle tante offerte culturali che lui impone a Rovereto. L’atteggiamento di chi è sempre nel giusto è poi proseguito con la critica ala stampa locale rea di aver sostenuto le giuste osservazioni dei giovani, dimenticati nelle offerte del Comune.
E tra le tante offerte che l’amministrazione impone alla città “godiamoci” in questi giorni il Natale dei Russi da 225.000 Euro.
Il Natale di Caritas, dei bisognosi e dei giovani può stare in attesa e non deve impicciarsi.
Ruggero Pozzer