Contro le bici

Al Presidente del

Consiglio Comunale di

Rovereto

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Domande di attualità

 

 

 

 

L’impellente problema dell’ inquinamento atmosferico e dell’aumento delle micidiali PM 10, dovuto anche al traffico veicolare, obbliga ogni seria Pubblica Amministrazione ad incentivare l’utilizzo della bicicletta.

Tale assunto è in perfetto disaccordo con le dichiarazioni pubblicamente enunciate e non smentite dal Suo Assessore all’Ambiente ai quotidiani locali.

 

Si chiede al Signor Sindaco se:

 

1)      ritiene che le dichiarazioni di contrasto sostenute dal Suo Assessore all’ambiente nei confronti dei ciclisti roveretani siano sostenibili in un ottica di lotta all’inquinamento e di riduzione dei mezzi a motore?

2)      ritiene che la decisa repressione di eventuali mancanze di rispetto dei Codici viabilistici, procurate da biciclette utilizzate per spostamenti al posto dei mezzi a motore, siano nella priorità degli interventi previsti dalla Sua Amministrazione?

3)      ritiene anche Lei che le problematiche derivanti dalla pericolosità di alcuni tratti di piste ciclabili si risolvano con l’eliminazione delle piste ciclabili stesse?

4)      ritiene anche Lei che sia ambientalmente conveniente disincentivare l’utilizzo della bicicletta elettrica a favore dell’utilizzo di ogni altro mezzo alternativo con trazione propria.

 

 

 

Rovereto,  3 novembre 2005                                               Ruggero Pozzer

                                                                              Verdi Con Rovereto per l’Ulivo

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Esito referendum ex Alpe

Al Presidente del

Consiglio Comunale

di Rovereto

 

 

Domanda di attualità

 

Ben conoscete l’esito del referendum di domenica 13 novembre. Ha votato il 14,39% degli aventi diritto con il 96,6% di SI al quesito.

 

Il Comitato di cittadini che ha voluto il referendum ha lavorato sodo per pubblicizzare il voto ma con scarsi mezzi.

La totale assenza di informazione da parte degli organi istituzionali si fa sentire tuttora quando si incontra tanta gente che dichiara di avere saputo del referendum solo a votazione conclusa. Questa responsabilità pesa fortemente su questa amministrazione unita alle non velate indicazioni di astensione ribadite dal Sindaco Valduga che ha pubblicamente dichiarato la non partecipazione al voto.

 

Se il pronunciamento popolare, istituito dallo Statuto comunale all’art.10, non ha coinvolto il garante istituzionale della città, altrettanto non ha fatto con ben 4000 cittadini che fortunosamente rintracciati dalla poca pubblicità, hanno onorato lo strumento referendario e il diritto democratico.

 

L’esito del referendum è stato un plebiscito di SI al parco su tutta l’area ex Alpe.

Chi ha scelto, votando, di partecipare alla democrazia della Città non ha avuto dubbi circa il desiderio sul futuro di quell’area.

Per la legge sul quorum il referendum non sarebbe valido.

Validissima è invece l’indicazione politica che l’elettorato democratico ha indicato con estrema chiarezza.  

 

La quasi totalità degli elettori ha chiesto ad alta voce di salvaguardare gli ultimi spazi liberi della città.

Ha chiesto che le esigenze di chi vive i rioni e le vie della città, le esigenze di vivibilità comune, non vengano trascurate.

Ha chiesto un parco per il rione di Sacco.

Ha chiesto all’Amministrazione di provvedere al mantenimento delle promesse elettorali in tema di vivibilità e paesaggio gradevole e fruibile, di qualità della vita ma soprattutto di condivisione con il cittadino.

Il cittadino ha chiesto!

 

Ricordando al Sindaco che è tale grazie al voto favorevole di 4987 elettori e che in quel caso gli ha accontentati,  si interroga l’amministrazione in merito a quanto chiesto da questi 4000 cittadini e se anche questa volta intende accontentarli o meno.

 

 

                         

Rovereto. 30 novembre 2005                                                 Ruggero Pozzer

                                                                                            Verdi Con Rovereto

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Referendum ex Alpe

Comunicato stampa del 10 novembre 2005                                              

 

 

Ex Alpe

In questi giorni incontro tanti cittadini entusiasti della possibilità che avranno domenica di poter dire ufficialmente ciò che da qualche mese si esprime nei luoghi di lavoro, nei negozi, per strada e ovunque la gente parla liberamente: salviamo un po’ di verde a Rovereto.

Ciò è in netta contrapposizione con l’irresponsabilità della Giunta comunale che in campagna elettorale ha proclamato lo stop al cemento salvo fare dietrofront appena pochi mesi dopo le elezioni. Il Sindaco Valduga non ha saputo cogliere l’occasione di accontentare la volontà popolare evitando il Referendum e facendo propria la richiesta di fare il parco all’ex Alpe.

Anche la Margherita, come gruppo consiliare, si dichiara contraria al quesito referendario isolandosi all’interno dei suoi stessi elettori che sono invece ben coscienti dell’importanza di ridare dignità agli spazi verdi della città.

Un appello alla gente perché si faccia guidare dal cuore e domenica vada a confermare l’amore per Rovereto.

 

                                                                                Ruggero Pozzer

                                                                          Capogruppo consiliare dei

                                                                             Verdi Con Rovereto

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Vigli urbani e lavoro notturno con pistola

 

Comunicato stampa del 11 novembre 2005                                 

 

Grande la perplessità della gente per quanto riguarda la figura del vigile urbano trasformato in Poliziotto durante la notte.

La perplessità aumenta quando si considera che il servizio notturno dove essere necessariamente svolto con l’utilizzo delle armi da fuoco.

In tal senso è spiegata la convinta opposizione dei Verdi Con Rovereto al regolamento che il Consiglio Comunale ha votato martedì sera.

Un regolamento che, anche se non immediatamente, lascia aperta la possibilità di armare e mandare in pattuglia notturna i vigili urbani.

I motivi di contrarietà sono palesi:

1) Il servizio di pattugliamento notturno è già egregiamente svolto dalle Forze di Polizia ( Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza ) costituite da persone che hanno scelto di lavorare armati per la sicurezza delle persone. Si dovrebbe eventualmente intervenire per ottenere una maggiore frequenza di questi agenti nella Città magari risolvendo l’intasamento di lavoro d’ufficio al quale sono tenuti.

2) Il rispetto della volontà espressa dai vigili stessi che tramite il loro sindacato Fe.N.A.L.T. si dichiarano impreparati logisticamente e psicologicamente

3) Il costo economico che l’amministrazione dovrebbe assumersi per un servizio che se svolto dai professionisti della sicurezza citati al punto 1) riteniamo avrebbe un costo – beneficio molto maggiore per i contribuenti.

Dunque ad ognuno il suo mestiere per rispetto delle professionalità che ognuno sceglie e della razionalità dei costi economici .

 

Si sottolinea la mancanza di volontà di questa amministrazione di apertura democratica. Ancora una volta, dopo Bianca Gaifas , martedì sera la maggioranza ha negato l’accesso informale in sala consiliare al delegato sindacale dei vigili urbani per esporre il suo democratico punto di vista.

Misteri del nuovo corso amministrativo che si proponeva come attento ed aperto alle proposte dei cittadini.

 

 

                                                                     Ruggero Pozzer

                                                                     Capogruppo dei

                                                                 Verdi Con Rovereto

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Referendum ex Alpe

Al Presidente del

Consiglio Comunale di

Rovereto

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Domanda di attualità

 

Il giorno 13 novembre prossimo la nostra città sarà chiamata alle urne per la consultazione referendaria sul destino della zona ex Alpe di Viale Vittoria.

Nella storia di Rovereto è la prima volta che questo strumento democratico, previsto dallo statuto del Comune di Rovereto, verrà utilizzato.

La strada per arrivare al referendum è stata lunga e faticosa per un gruppo di cittadini che riunitisi in  comitato hanno sopportato il lungo iter necessario.

600 firme di cittadini sono state raccolte in pochi giorni per regolarizzare le disposizioni dello Statuto Comunale.

 

Il quesito referendario andrà a chiedere ad ogni singolo cittadino: “Vuoi che su tutta l’area dell’Ex Alpe ( circa 9.500 mq.) sia realizzato un parco pubblico?”

 

L’area in questione è diventata di proprietà comunale 19 anni or sono e per tutto questo tempo non è stata utilizzata. Il quartiere di Borgo Sacco e in particolare il viale Vittoria risultano particolarmente carenti di verde pubblico ed è indubbio che la volontà popolare è quella di arricchire il rione dell’indispensabile area verde all’ex Alpe come necessario polmone urbano. Volontà che si è peraltro già materializzata con la votazione del Consiglio Circoscrizionale che superando ogni divisione politica, si è espresso a favore del parco pubblico senza alcuna contrarietà.

 

Nelle linee guida, principi fondanti e premesse programmatiche del Sindaco Valduga nel merito degli aspetti urbanistico paesaggistici si dichiara che “la vivibilità della città futura è determinata da scelte che non possono prescindere da un paesaggio urbano gradevole e fruibile” e inoltre che “per migliorare la qualità della vita la nuova Rovereto dovrà essere sensibile all’aspetto paesistico” e ancora si esprime desiderio di “creazione di luoghi atti alla socializzazione” e nuova attenzione per bambini ed anziani.

Nel metodo operativo le idee elettorali del Sindaco esprimevano desiderio che “il sistema sappia rapportarsi con il cittadino in un rapporto di ascolto, confronto e condivisione” e inoltre che “le Circoscrizioni vengano maggiormente coinvolte e responsabilizzate”

 

Alla luce delle dichiarazioni elettorali sembra che la creazione di un parco pubblico sull’interezza del sito ex Alpe sia cosa fatta. Tutto collima tra volontà popolare e pronunciamenti dell’Amministrazione.

 

Sono pertanto a chiedere all’Amministrazione se non intenda dichiarare fin d’ora il recepimento del quesito referendario in modo da evitare la spesa dei 50.000 Euro necessari per il referendum.

Chiedo inoltre all’Amministrazione se i 50.000 Euro eventualmente risparmiati potranno essere destinati alle prime spese per la realizzazione del parco.

 

Rovereto,  22 ottobre 2005                                               Ruggero Pozzer

                                                                              Verdi Con Rovereto per l’Ulivo

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