Ultimi arrivati sulla scena politica i portavoce del movimento 5 stelle si trovano spessissimo a riscoprire e ribadire istanze e necessità, ambientali e sociali, che i Verdi del trentino e nazionali sostengono ormai da oltre trent’anni. Questo dato di fatto non può che fare piacere, nei termini di merito politico.
Ciò che distingue nettamente Verdi da 5 stelle riguarda sicuramente il metodo utilizzato.
I rappresentanti del Sole che ride si sono sempre seduti ai tavoli di discussione, partecipando alle coalizioni di governo e sostenendo i propri argomenti in una logica di confronto. Solamente ove era palese la cattiva gestione della cosa pubblica i Verdi hanno alzato la voce, sempre dimostrando il valore comune delle proprie volontà.
Altrettanto non si può dire dei 5 stelle che a volte sostengono medesimi principi, ma affrontati in una logica di scontro totale contro tutto e tutti, come illuminati da una “luce divina in contrasto con il mondo malvagio”.
E’ quanto accade anche oggi quando leggo il consigliere comunale Vergnano intervenire, dichiarando che l’Amministrazione della Città prenderebbe in giro i suoi cittadini.
Il tutto nasce dalla proposta dell’Amministrazione di Francesco Valduga di chiedere ai propri cittadini come vorrebbero convivere tra di loro a Rovereto.
Per la prima volta nella storia di Rovereto un’amministrazione chiede direttamente il parere alla gente sul tema principe della convivenza civile; il consigliere 5 stelle piomba sul tema affermando che è tutto sbagliato e che comunque e a prescindere si prende in giro la Città!? Al contrario di quanto invece si propone!
“Io partecipo”, la piattaforma virtuale del Comune di Rovereto, è uno straordinario e innovativo strumento di democrazia, per ricondurre con modalità condivise a sedare le litigiosità e le incomprensioni di Rovereto.
La precedente abitudine dei roveretani, a non essere ascoltati e a non ricevere soluzioni, viene finalmente ora presa in carico da questa Amministrazione, che si impegna a recepire quanto gli stessi cittadini vorranno proporre.
Ciò non deriva certo da incapacità a dirigere autonomamente le scelte, ma è il desiderio di ascolto e soluzione come promessi in campagna elettorale.
Il cittadino ha ora lo strumento affinché, ciò che desidera, venga colto e trasformato in norma comune.
La poca partecipazione a “Io partecipo” è curiosa.
Assisto tutti i giorni ad una grandissima attività di proposta e critica che prolifica sui social network.
Purtroppo Facebook è solo un mezzo di confronto ma chi vuole ottenere riscontro dovrebbe proporlo sul sito del Comune. Se ciò non avviene forse è solo perché esiste un contenzioso fittizio, dettato solo da protagonismo e demagogismo politico. Come quello purtroppo mostrato da 5 stelle.