StrongmanRun a Rovereto: bella ma la Città è stretta, ormai disseminata di ingombranti speculazioni edilizie

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Proposta diversa di gestione urbanistica, anche per ospitare grandi manifestazioni.

La manifestazione popolare StrongmanRun porterà a Rovereto migliaia di persone e alla stessa non si può che augurare sia veicolo di socialità, amicizia e che tutto proceda per il meglio.
L’evento bloccherà la Città ma sappiamo come questo sia inevitabile, a fronte di simili manifestazioni.
Non va però dimenticato come un’adeguata programmazione urbanistica avrebbe potuto rendere l’evento ancora più bello e vissuto, limitando i disagi per residenti e concorrenti.
Rovereto da anni subisce l’attacco indiscriminato di ogni forma di speculazione edilizia che ha ormai di fatto reso il centro inutilizzabile.
A fronte di ciò non rimane che immaginare come Rovereto, anche durante simili manifestazioni, sarebbe rimasta bella e fruibile.
Il luogo per eccellenza dove avremmo potuto ospitare il “villaggio” organizzativo della StrongmanRun è senza dubbio la piazza della ex stazione autocorriere di Corso Rosmini, centro vitale e sociale della Città. Questo è purtroppo impossibile visto che la stessa piazza è ormai condannata a un’assurda speculazione edilizia che la ha rubata alla fruizione dei roveretani e degli ospiti.
Il secondo luogo che avrebbe potuto accogliere una parte del percorso di gara, e nel sottosuolo molte autovetture dei concorrenti, è la ex Bimac, di Lungo Leno Sinistro. Anche qui una cattiva programmazione urbanistica ha reso il sito inutilizzabile, affollato da un’inutile recente edificazione che a ridosso del centro storico doveva essere evitata.
La StrongmanRun, priva di tali spazi, ha dovuto invadere il Follone eliminando di fatto il principale parcheggio della Città. I parcheggi disponibili, conteggiati nel sito dell’organizzazione, sono solo 1504 e in gran parte occupati dai residenti. Dove parcheggeranno dunque i quasi 6000 concorrenti e le migliaia di spettatori non è dato sapere.
Assolutamente pasticciona e incompetente risulta ancora l’amministrazione comunale che non comprende l’importanza di una gestione oculata del territorio e della salvaguardia del Follone libero. Sul piazzale è arrivata a proporre ancora 6 grandi costruzioni, con negozi uffici e appartamenti.
Quasi come a dire la vera resistenza strong è quella dei roveretani, che vedono la loro Città sempre più cementificata e inutilizzabile.

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