A proposito della messa a dimora di nuova alberatura in Viale Trento, il quotidiano Trentino del 25 novembre 2007 riportava l’intervista al rappresentante della Giunta Valduga:
“Gli ippocastani hanno bisogno di grande spazio per le radici e producono una chioma foltissima, entrambe caratteristiche che non si sposano che le esigenze delle città moderne: quando si scava le radici vengono tagliate e le potature (fatte anche per non impedire la visibilità) sono sempre state drastiche. Tutto ciò porta in sofferenza la pianta che nel tempo marcisce dall’interno, pur confermando una corteccia all’apparenza solida. «Verranno sostituiti – spiega l’assessore Azzolini – con il celtis autralis, pianta molto resistente e anche bella a vedersi. Sceglieremo soggetti già adulti, alti nove o dieci metri e con un fusto di 20, 25 centimetri di diametro».”
Chiedevo conferma con una mozione presentata l’8 dicembre 2007 e nella discussione avvenuta il 28 maggio 2008 l’Amministrazione Valduga assicurava che le dichiarazioni al giornale erano reali, anche perché tratte dal progetto esecutivo.
Tutti aspettavano, come promesso dall’Amministrazione Valduga, di rivedere il Viale Trento subito ben alberato e perciò di veder piantare dei Bagolari (celtis australis) di nove o dieci metri e con un diametro di 20-25 centimetri e di certo non gli ippocastani, pubblicamente dichiarati inadatti per vari motivi.
Se vi recate sul posto vedrete piantati degli ippocastani, con altezza variabile tra i 4 ed i 5 metri e con un fusto variabile dai 9 ai 13 centimetri. Nulla di quanto annunciato è stato mantenuto.
Il voto del 16 maggio è “liberamente espresso”, come le promesse di alcuni amministratori.
Concordo con le tue obiezioni sull’alberatura di Viale Trento.
Anche al parcheggio dei Toldi,nonostante avessimo richiesto Celtis australis (perfettamente coerente con il luogo : avevamo chiesto alla Forestale) ) hanno piantato “prunus”, assolutamente fuori contesto.
Ma se non ascoltano nemmeno i Consiglieri, figuriamoci i cittadini!
Si potrebbe anche annotare che gli ippocastani sono molto in voga nel verde delle città, Trento, Bolzano….ma rischia di essere un’omologazione di scarsa qualità ambientale.
Premesso che io non appartengo a nessuna formazione politico-partitica, sento l’esigenza di dichiarare il mio pensiero in merito al tema proposto:
1) Non mi importa assolutamente NULLA che le caratteristiche naturali di un luogo si sposino o meno con le “esigenze di una città moderna”.
2) Mi importa invece che il verde sia rispettato e coltivato: un bene per gli occhi e per la salute, specie di bimbi ed anziani.
3) Nella mia ignoranza di botanica, non conosco il “celtis australis” e comunque rimpiango i tempi in cui viale Trento era fiancheggiato da una fila di maestosi ippocastani.
4) Ogni drastico taglio di alberi (in quante piazze e strade del Comprensorio?!…) è una offesa alla natura, al creato e (per chi vi crede) al Creatore, oltre a costituire un grave danno alla salute.
Questo dimostra come sul verde pubblico, quest’amministrazione sia carente e non abbia nessuna competenza…dovrebbero imparare dai nostri vicini di Bolzano che all’interno del comune hanno le “Giardinerie comunali” composte da professionisti preparati che seguono il verde pubblico. Se si vedono i disastri fatti in questi anni sulle aree verdi e sulla pessima manutenzione ordinaria di queste, non mi meraviglio se in viale Trento al posto dei celtis australiani abbiamo messo nuovamente ippocastani, l’importante è seguire costantemente con competenza la crescita delle piante.