Interrogazione consiliare: inquinamento Rio Coste

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Al Presidente del

Consiglio Comunale

di Rovereto

 

Interrogazione all’Amministrazione con richiesta di risposta scritta in via informatica

 

In data 17 ottobre 2009 interrogavo l’Amministrazione in merito all’esito delle analisi chimiche relative a versamento nel Rio Coste, in zona industriale di Rovereto, di reflui inquinanti in data 25 luglio 2009.

Non ricevevo risposta al quesito che chiedeva di conoscere: “L’eventuale stato di pericolo per la salute pubblica al quale è stata esposta la popolazione di Rovereto.” Mi si rispondeva infatti che “per gli aspetti sanitari è necessario chiedere il parere all’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari.”

 

In data 11 gennaio scorso, ad integrazione delle precedenti risposte ricevevo la copia della lettera, fornita dall’ Azienda provinciale per i Servizi Sanitari a cui era stato rivolto il quesito.

 

In tale lettera si cita testualmente: “ In considerazione che l’acqua del Rio Coste non ha utilizzi ricreazionali o di altro genere tali da metterla in correlazione diretta con le attività umane, la Scrivente non rileva elementi per esprimersi sul rischio sanitario per un’acqua che non prevede usi diretti o indiretti per attività umane e pertanto il giudizio rimane di osservanza strettamente ambientale.”

 

Con tale risposta si evidenzia come il pericolo sanitario venga rilevato solo quando esiste una “correlazione diretta” con le attività umane.

Il Rio Coste è un affluente del fiume Adige che ricevendo tali scarichi li riversa poi, seppur diluiti, per l’intero percorso sino alla foce di Chioggia.

Nel suo percorso l’Adige bagna, oltre alla nostra, le provincie di Verona, Vicenza, Padova, Rovigo e Venezia. La storia roveretana ricorda bene come, circa vent’anni or sono, presunti versamenti di materiale inquinante nell’Adige provocarono grosse preoccupazioni presso queste provincie, i cui acquedotti spesso pescano dal bacino del grande fiume.

 

Risulta dunque indubbio che qualsiasi scarico industriale riversato nell’Adige assume una “correlazione diretta” con centinaia di migliaia di persone.

 

 

In un altro quesito della precedente interrogazione richiedevo:” La spiegazione scientifica argomentata nella quale venga illustrato in termini comprensibili ad un comune cittadino il livello di inquinamento raggiunto. Ciò anche relativamente a tutte le misurazioni effettuate contestualmente al C.O.D.”. Nella domanda si chiedeva una spiegazione pratica e comprensibile per capire la pericolosità del prodotto versato. Si chiedeva in pratica di sapere se l’inquinante é irritante, nocivo, tossico, mortale e a che livello di contatto e quantità. Tale richiesta non riceveva risposta.

 

Con un ulteriore quesito si chiedevano le intenzioni operative affinché preventivamente vengano evitate problematiche di inquinamento del Rio Coste. Nella risposta  viene dichiarato che verrà effettuato il continuo monitoraggio dello scarico da parte dell’Amministrazione comunale e provinciale senza citare le modalità. Tale informazione, se resa pubblica, si configurerebbe come un doveroso atto di trasparenza  per tranquillizzare le persone.

 

 

Allo stato delle cose ci troviamo dunque insoddisfatti del grado di conoscenza fornitoci dall’Amministrazione.

Non abbiamo minimamente preso reale coscienza del concreto pericolo, anche potenziale, subito dai nostri cittadini e da quelli che vivono lungo le centinaia di chilometri dell’Adige.

 

 

In tal senso si interroga l’Amministrazione per conoscere:

 

–         Il preciso livello di pericolo per la salute pubblica al quale è stata esposta, anche solo potenzialmente, la cittadinanza roveretana e quella residente lungo l’intera asta del fiume Adige a seguito del versamento inquinante avvenuto il giorno 25 luglio scorso. Ciò considerando anche che da tale fiume, nel quale sono finiti gli scarichi industriali inquinanti, attingono diversi acquedotti.

 

–         La spiegazione pratica e comprensibile per capire, anche senza una approfondita conoscenza scientifica, la pericolosità del prodotto versato in relazione alla sua eventuale irritabilità, nocività, tossicità, mortalità ed a che livello di contatto e quantità.

 

–         Con quali mezzi, modalità, personale impiegato e tempi di attuazione viene realizzato il continuo monitoraggio dello scarico da parte dell’Amministrazione comunale e provinciale.

 

 

Si richiede risposta scritta ed inviata per via informatica.

 

Rovereto, 29 gennaio 2010                            Ruggero Pozzer

                                                              Capogruppo Verdi Con Rovereto

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