Bilancio amministrativo annuale – Intervento in Consiglio Comunale

 

 

In questa discussione di bilancio rilevo il poco interesse che il Sindaco rivolge al dibattito in corso.

Era fuori sala quando parlavo io due sere or sono, era fuori quando esponeva Gerola, Masera, Plotegher, Righi e Rasera. Questa osservazione vuole solo sottolineare lo svilimento dei principi espressi nelle linee programmatiche elettorali del candidato Sindaco Valduga che auspicavano la valorizzazione del Consiglio comunale. Erano evidentemente solo parole.1b

 

 

 

L’altra sera, per cercare di essere realista e non tacciato di avversione aprioristica ho esposto, citando puntualmente le pagine dove avevo raccolto i dati, la relazione dei revisori dei conti.

E’ una relazione preoccupante che evidenzia come questa amministrazione abbia utilizzato in maniera non conveniente le risorse economiche pubbliche. E a dirlo sono proprio i Revisori, professionisti del settore economico. Pertanto, quella che propongo, non può certo configurarsi come una critica solo politica, ma oggettiva.

Ricordo due aspetti prioritari già evidenziati che riguardano:

1) il debito pubblico che andrà a triplicare fino a oltre 900 euro pro capite pur in un momento di altissimo disagio sociale ed economico.povertà

 

 

 

2) l’andamento della spesa corrente che presenta l’incredibile aumento fino al 20,48% riferito alla previsione 2010 tanto che i revisori raccomandano il mantenimento sotto controllo della spesa corrente. Sembra proprio una raccomandazione politica oltre che tecnica.

L’Assessore Stiz ha raschiato il fondo, ha speso ogni risorsa possibile. Ha reso necessario vendere beni immobiliari per pagare i conti. E i debiti da mutui resteranno sulla groppa della Città per anni. Qui non si parla della stimabile persona Stiz che come tale apprezzo. Qui si parla della scelta politica di acquisire consenso, spendendo ogni risorsa pubblica.

 

Tanti soldi pubblici spesi per realizzare che cosa?

2

 

 

 

La realizzazione che maggiormente ha segnato la società roveretana nell’ultimo anno è senz’altro l’eliminazione delle piste ciclabili e dei percorsi ciclabili abituali.

Una Città che si rivolge al futuro, un futuro che ambientalmente sembra ormai compromesso, si è espressa quest’anno con la cancellazione di ciò che ogni società civile, in maniera trasversale, giudica come una necessità e non più un’opzione.

La cancellazione della ciclabile di via Fontana ha lasciato un segno negativo forte sulla città come anche l’eliminazione del percorso su via Campagnole verso il ponte per Borgo Sacco. E’ una modalità assunta da questa Amministrazione quella di ragionare su sensazioni e non su che cosa è bene. Sensazioni senza logica che la portano da una parte ad eliminare le piste ciclabili utilizzate, per poi investire 85.000 euro per un percorso istruttivo ciclabile di 50 metri in un parco pubblico, dove invece in teoria le biciclette dovrebbero essere escluse. E’ una presa in giro palese ai ciclisti. Sembra dire: “Vi allontano dai percorsi cittadini ma se volete sfogarvi potete andare al parco a girare su voi stessi”.

4b

 

 

 

 

Va accolta con attenzione la sperimentazione sui 30 Km /h di velocità massima per i veicoli. La sottolineo perché la ritengo una scelta impopolare, una delle poche non sospinta da fini di consenso e valutata solo in funzione di una ricerca del benessere pubblico e dunque degna di attenzione. Credo che viaggiare a 30 Km/h sia fastidioso per l’automobilista medio, ma tale incomodo, se confrontato con il risvolto ai fini della sicurezza per pedoni e ciclisti, va senza dubbio sperimentato. Seguiranno poi le eventuali correzioni tarate alle oggettive necessità di ogni arteria viaria.

3

 

 

 

 

 

Tanti gli stimoli in questi anni relativi alle politiche di contenimento energetico salvo poi ritrovarci, alla fine del percorso, con un dispendio negli edifici pubblici ancora esagerato e non corretto, nonostante i ripetuti stimoli da me formulati.

5

 

 

 

Anche gli stimoli riguardanti la realizzazione di impiantistica solare sugli edifici pubblici sono lasciati in balia dell’intervento occasionale. Abbiamo addirittura una regolamentazione urbanistica che anziché evolversi conformemente ai tempi, mantiene una burocratizzazione eccessiva che giunge sino a vietare il posizionamento di impianti su alcuni tetti del centro storico.

6 

Una politica del rifiuto rimasta tale da anni se non per qualche positiva manifestazione sostenuta da circoscrizioni lungimiranti.

L’ultimo momento di miglioramento di questo importante comparto pubblico riguarda ancora l’assessore Nicoletti, della scorsa Amministrazione che con un contributo trasversale e condiviso da tutte le forze politiche, aveva tolto Rovereto da una situazione imbarazzante fondando il principio della raccolta differenziata.

Era da migliorare il sistema. Bisognava renderlo più qualificato. Bisognava lavorare con impegno per attuare politiche di convinzione, di motivazione e anche di controllo sul doveroso contributo positivo di tutta la cittadinanza.

Invece la realtà è che fuori dall’aula consiliare, luogo istituzionale che indirizza il percorso all’intera cittadinanza, non c’ è la possibilità di differenziare il multi materiale e così nella maggior parte delle strutture comunali. 

Nelle scuole roveretane, centri di formazione dei comportamenti della società futura, esistono solo i bidoni della carta ma quasi ovunque mancano quelli del multi materiale e dell’organico. E questa è anche una denuncia ed un argomento sul quale dovremo tornare presto.

Basta poi aprire un qualsiasi bidone condominiale per trovare un miscuglio inaccettabile, colpa di singoli e non di tutti e che è denunciato recentemente anche dal gestore del sevizio che deve frequentemente mandare in discarica intere partite di rifiuto, irrecuperabili alla differenziazione.

 

Rovereto è forse l’unico centro rilevante del Trentino a non avere ancora realizzato un centro raccolta materiali. In realtà era già pronto, progettato, localizzato in maniera condivisa, ma ancora una volta siete riusciti a disfare una valida realizzazione pensando di saper fare di meglio.   E dopo cinque anni siamo ancora senza CRM.

 animal

Il tema degli animali è sotto gli occhi di tutti per le difficoltà di rapporto tra l’Amministrazione e gli addetti ai lavori. Esisteva un progetto condiviso di canile municipale fatto dalla scorsa Amministrazione. Una struttura prevista per dare conforto ad animali ed operatori che si occupano di questo servizio. Con la volontà del risparmio questa Amministrazione ha optato per un struttura che all’alba della sua inaugurazione viene definita dagli animalisti una “Guantanamo per animali e operatori”. E nonostante il fatto che l’ipotizzato risparmio preventivato, stia riavvicinandosi alla cifra prevista per il bel canile, programmato dalla Giunta Maffei.

Confido che l’attenzione dell’Assessore Zuccatti sia favorevole quantomeno al definire una gestione che corrisponde alle aspettative di chi, a Rovereto, considera un animale non solo un vincolo di legge da gestire. Ma non sembra l’indirizzo preso.

 discarica

In zona Zigherane esiste una discarica storica di materiale di rifiuto, anche pericoloso, per la quale erano iniziate le difficili procedure di avvio della bonifica. Nell’ultimo provvedimento di bilancio l’Amministrazione è riuscita persino ad andare a ritirare una quota consistente dei fondi, destinati a quella bonifica che subirà cosi un rallentamento.

 

 

puzza 

Intervenire adesso è tardi per rendersi conto delle difficoltà prodotte dalla puzza insopportabile nella zona sud ovest della Città. Mi chiedo perché non intervenire subito quando, ben un anno e mezzo or sono, io e D’Antuono denunciavamo la fastidiosissima presenza.

C’è stato poco o nullo interesse per il controllo di emissioni e scarichi in zona industriale.

Infine la motosega amministrativa, spesso rivolta a piante cittadine di pregio, completa un quadro, riferito ai temi ambientali, veramente poco edificante.

bike 2 

L’Assessore Vaccari ha esordito annunciando che al Bosco della Città sono iniziati i lavori perché  questo polmone verde venga utilizzato. E’ stata una ferita al cuore per chi quel sito lo conosce molto bene e sa che quel sito era già positivamente utilizzato.

 

Il Bosco della Città in realtà, sta per essere snaturato dell’ enorme potenzialità che aveva fatto propria ormai da oltre dieci anni con la strutturazione, anche a livello agonistico, di una delle attività a maggior pregio ambientale, ossia la mountain bike. Era una attività che ben combinava anche l’utilizzo per sportivi di altro genere sui percorsi della salute e di coloro che semplicemente utilizzavano il sito per passeggiate nel verde.

Avevamo una società sportiva conosciuta a livello nazionale, la Arcobaleno Carraro team che aveva articolato dei percorsi che riuscivano a combinare lo sport con il rispetto massimo dell’ambiente, faceva tutela e controllo del sito in maniera gratuita e volontaristica, ma è stata scacciata a favore di un contestabilissimo intervento di strutturazione del sito, con finalità che non sembrano interessare al cittadinanza, oltre che costare ingenti risorse pubbliche. Verrà a mancare anche la possibilità di ospitare al bosco attività agonistiche, a livello internazionale che portavano lustro e turismo a Rovereto.

 

sprechi 2

Ma l’ Amministrazione sembra interessarsi di più allo sport nazionale. L’importante per questa Amministrazione è mandare gli atleti piemontesi, veneti e lombardi ben preparati alle prossime Olimpiadi di Vancouver, grazie ai sostegni offerti con i fondi economici roveretani.

 

 

 

Il confronto con le Circoscrizioni è stato difficile perché i Consiglieri di Circoscrizione sono rappresentanti dei rioni ed invece si sono ridotti sostanzialmente ad essere solo dei portavoce, dei comunicatori al popolo, di quanto già deciso ed imposto dall’Amministrazione. L’ascolto non c’è mai stato. La denuncia di assenza di interesse si realizza quest’anno con la bocciatura del documento di bilancio da parte di 5 circoscrizioni su sette.

dittaura

La 2, Rovereto Nord, promuove il bilancio. Riscontra positività nel lavoro della Giunta in relazione al PRG in via di approvazione (evidentemente è felice di vedere altri 200.000 mc su Rovereto), in relazione alla viabilità ( che non vedo dove sia cambiata al di la della sciagurata scelta di variante ovest), in relazione all’arredo urbano (immagino in relazione alla marmorizzazione di Viale Trento),  in relazione agli interventi per cultura e istruzione (forse in riguardo alle opere scolastiche intraprese dall’Amministrazione Maffei e giunte al termine in questa legislatura).

La 7, Noriglio, approva il bilancio con riserva rispetto a tre realizzazioni sulle quali la volontà circoscrizionale non è ascoltata.

La circoscrizione 1, Centro, denuncia la totale assenza dell’ Assessore competente. Denuncia una normale amministrazione senza qualità. Amministrazione bocciata.

La 3, Sacco-San Giorgio, denuncia di essere stata esclusa da qualsiasi previsione di interevento. Amministrazione bocciata.

La 4, Rovereto Sud, denuncia che il proprio lavoro, svolto con puntualità e precisione, non ha interessato la Giunta ed i numerosi verbali inviati all’Amministrazione, mai recepiti. Amministrazione bocciata.

La 5, Lizzana-Mori Ferrovia, esprime forte disagio per come è stato svilito il ruolo Circoscrizionale, con poca attenzione dimostrata ai problemi delle periferie. Ed elenca una lunga lista di obiettivi e richieste non recepite. Amministrazione bocciata.

La 6, Marco, ha dovuto subire le esternazioni del Sindaco che la accusava di aver manipolato l’assemblea al fine di condizionare il bilancio ai soli interessi del paese, senza curarsi dei temi di più ampio respiro. Temi a più ampio respiro che evidentemente riscontra solo lui. Amministrazione bocciata.

 

Il segnale che deriva dalla bocciatura da parte dei Consigli circoscrizionali del documento di bilancio è assolutamente significativo perché mette ulteriormente in rilievo il noto atteggiamento presuntuoso, espresso sin dall’inizio da questa Amministrazione nel confronto con qualsiasi soggetto, anche istituzionale.

Per fortuna, almeno i nostri Consiglieri comprensoriali hanno capacità di approfondimento, nel merito vero e non enfatico e trionfalistico sbandierato dalla Giunta.

grattacielo 

Gioca l’Amministrazione con l’urbanistica cittadina. Abbandona volontariamente al degrado la stazione ex autocorriere, salvo poi denunciarne il degrado stesso. Poi alla luce di una situazione divenuta, per causa sua insostenibile ed intollerabile, cala l’asso della riqualificazione di qualità. E che cosa è la riqualificazione di qualità. Cemento e cemento per 10 o 14 piani, poco differente 10 o 14, ingolfamento della  viabilità, scomparsa di uno spazio vitale, del salotto di Rovereto, caos.

 

Gioca l’Amministrazione con l’enfasi perequativa. La perequazione urbanistica non è una invenzione roveretana. E’ stata solo recentemente codificata in alcuni aspetti di procedura, casualmente solo poco prima dei disegni di Tomazzoni. Da sempre esiste la possibilità di attuarla. Già dieci anni or sono chiedevo, nelle mie prime commissioni urbanistiche, il perché non si creasse un sistema di “do se mi dai” rispetto ai beneficiari privati di miglioramenti urbanistici. Sistema assolutamente legittimo ai fini del bene pubblico. Mi dissero che era possibile ma non fu mai attuato. E non ho mai difeso quelle scelte della mia Amministrazione; ma almeno non erano precedute da dichiarazioni ipocrite di buon operato urbanistico.

7

Voi avete preannunciato alla Città una nuova visione tutelante rispetto a situazioni precedentemente accadute. In realtà state presentando piani edificatori per centinaia di migliaia di metri cubi.

Ma entreremo nel merito di questa sconsiderata variante urbanistica quando sarà malauguratamente portata in C Comunale.

Fin d’ora non nascondo che contenga positività rispetto a definizioni urbanistiche relative a Piazzale Orsi e stazione treni. Ma questi sono in realtà degli specchietti per le allodole, irrealizzabili tranelli per portare al voto positivo le ulteriori, immediatamente realizzabili, speculazioni cementificatorie.

 

Sapete che non è quello che vuole il cittadino medio. Ed è per questo che avete paura della sua espressione. E’ per questo che siete riluttanti a favorire gli strumenti della partecipazione, iniziando dal boicottaggio del referendum e della mancata facilitazione al suo svolgimento.

 Devo riconoscere una grande capacità mediatica di presentare le vostre operazioni con grande sostegno dei mezzi di informazione che hanno puntualmente enfatizzato quanto avete trasmesso.

mediaticità

 

 

 

 

Avete costantemente criticato i quotidiani locali, quando invece hanno prioritariamente scritto paginate di lodi, incomprensibili, rispetto alle vostre iniziative. Frisinghelli dice che Sindaco non ama i giornali; è vero, non li ama e solo perché, poche volte, scrivono che qualche cosa non va.

 

Come altre volte non ho usato giri di parole per comunicarvi la mia insoddisfazione politica, ma come ho fatto con Assessore Stiz in precedenza, tengo a sottolineare che il mio agire non vuole assolutamente essere di tipo personale, ma solo politico, in quanto ritengo semplicemente che non siete fatti per governare perché non avete la capacità di accudire con attenzione ai bisogni della gente.

totò

 

 

 

 

Dichiarazione di voto.

 

Ho esposto numerosi richiami all’Amministrazione soprattutto su questioni economiche, ambientali ed urbanistiche. Ho rilevato ancora una volta sufficienza nell’ascoltare tali istanze, come peraltro succede purtroppo sin dall’inizio legislatura.

Rilevo ancora una volta le capacità da Re Mida del Sindaco quando trasforma in oro una delle gestioni urbanistiche peggiori mai viste a Rovereto. Non nei contenuti forse, ma sicuramente nello stravolgimento di intenzioni e promesse elettorali. Quando addirittura giunge a dichiarare che regalare l’ex Alpe ad un privato per costruirci un palazzone, dove la gente ha chiesto invece un parco, sia il bene pubblico, siamo al culmine del cattivo governo.

Sui temi socioeconomici assistiamo da una parte alla toccante dichiarazione dell’Assessore Spagnolli, nel merito alle debolezze e criticità economiche di tante famiglie roveretane e dall’altra si assiste però ad una spesa pubblica che supera ogni condizione debitoria, mai vista a Rovereto. E ciò con la prospettiva di affrontare un periodo economico tragico, con le tasche vuote.

Gli organismi di governo rionali, quelli che si rapportano giornalmente con la gente, quelli che tastano il polso alla gente, bocciano il bilancio.

Il gruppo dei Verdi Con Rovereto vota con la gente. Voto contrario.

bocciato

Share

3 pensieri su “Bilancio amministrativo annuale – Intervento in Consiglio Comunale

  1. Forse non è questo il posto giusto dove chiedere ma…ho letto un suo intervento dell’8 dicembre dove si descrive la nuova struttura del canile. Non so se le informazioni che ha scritto le sono state riportate ma la struttura ha tutto fuorché l’aspetto di un lager, i posti dove ricoverare i cani sono perfetti e non piccoli, esiste una zona insonorizzata, ecc. insomma il contrario di quanto ha scritto e francamente non né capisco il motivo. Se passa da quelle parti sicuramente le faranno visitare la struttura e potrà rendersi conto.
    Sono convinta che tutti i cani (ovvero tutti i cani del 2009 meno uno, l’unico trasferito) presenti nel vecchio canile dell’Enpa sarebbero felici del trasferimento nel Guantanamo for dog.
    Cordiali saluti Lucia

    Gentile Lucia,
    come avrà potuto seguire dai resoconti giornalistici non è il sottoscritto ad aver additato il canile come una struttura mal fatta. Sono i professionisti che da tanti anni si occupano di animali a Rovereto che hanno pubblicamente riferito di essere rimasti insoddisfatti da come è stato realizzato il canile.
    D’altra parte in precedenza era stata progettata una struttura che tra le altre cose prevedeva spazi maggiori per gli animali, migliori separazioni tra le gabbie, percorsi di sgambamento più isolati rispetto alle gabbie,trasferimenti coperti tra le varie strutture in caso di intemperie.
    La volontà di risparmiare dell’attuale Amministrazione ha portato alla eliminazione di quanto descritto con risentimento pubblico degli animalisti che si sono espressi sugli organi di informazione. Tra l’altro, tale desiderio di risparmio, risulta inutile visto che il costo finale del canile attuale si è avvicinato molto a quello della precedente proposta.
    Dunque il sottoscritto si è posto, come suo dovere, a riportare all’Amministrazione le istanze provenienti dal territorio ed espresse da chi di animali se ne intende. Se anche Lei è una esperta del settore sarò sempre ben lieto di accogliere qualunque suggerimento e proposta che vorrà farmi giungere e portarla all’attenzione, nel mio ruolo di Consigliere Comunale.
    Confido come Lei che i cani (e gli operatori) si trovino bene nella struttura e che si risolvano presto i contenziosi in essere per il trasferimento degli animali dal vecchio al nuovo
    .

  2. Ho letto l’intervento, si era ben capito che questa amministrazione non ha nessun interesse alle tematiche ambientali soprattutto ad attuarle. Grandi parole anche rivolte agli insegnanti ricordi il progetto “A piedi sicuri” proposto alle scuole di Rovereto, sembrava che il Comune si impegnasse a continuarlo, sparito non si sa che fine abbia fatto; e come questo tante promesse ma difatto in una città dove per attraversarla a piedi ci si impiega 45 minuti passano sempre più automobili, e tolgono fermate del tram usato dai residenti e da chi va in piscina (Pollicino di via Udine). E’ una tristezza constatare la miopia di certi nostri politici comunali, sindaco compreso. Il dopo Copenaghen ha fatto breccia e il nostro comune si adegua, come vedi Ruggero anche per il futuro, d’altra parte credo che ambientalisti a 360° e lo si è, non lo si diventa.
    Grazie, per la tua coerenza e ti auguro di continuare, sempre con più che ti ascoltano e imparano, e magari cambiano. Ciao e Buon 2010

  3. Caro Ruggero,

    Sottoscrivo quasi completamente le tue “osservazioni” sui vari aspetti da te considerati. Potremmo dire che va comunque apprezzato almeno un certo “efficientismo” della macchina amministrativa e quindi anche dei buoni risultati in ricaduta sui cittadini.
    Presenziando due volte al consiglio comunale (approvazione PRG) ho comunque verificato poco approfondimento dei punti da deliberare, poca convinzione (nessuna passione) da parte dei vari consiglieri di minoranza su temi così importanti.
    Quasi un certo timore di “rallentare-ostacolare” i tempi di approvazione.
    Sui temi ambientali, però, a parte il tema importante delle ciclabili che ha coinvolto tutta l’opposizione, considerando che sei un “Verde”, mi spiace che tu non abbia ritentuo di intervenire ne con una interrogazione o mozione a favore dell’ambiente e pù precisamente:

    – costruzione della cantina in Via M.Pipel dentro il SIC
    – eliminazine delle norme sui SIC appena approvate alla fine del 2007
    – nuove costruzioni dentro il SIC in deroga al PRG vigente con il Patto Territoriale
    – piano di gestione per il SIC Monteghello per la conservazione di habitat e specie protette per il mantenimento della biodiversità del sito
    – progetto comunale di sentiero didattico del Monteghello

    Come Comitato ci siamo rivolti al Consigliere Bombarda per interrogazioni alla PAT, dando per scontato che i Verdi locali facessero la loro parte …ma invece …nulla.

    Io, sbagliando, ritenevo che questi temi che ci toccano sul ns terrtorio, ti appassionassero di più, quantomeno alla stregua delle ciclabili e dei crossisti Carraro che gareggiavano al Bosco della Città.

    Possiamo pure contare sul Summit di Copenaghen e su Obama, ma se non ci prendiamo la resposabilità di fare la ns parte in casa nostra, chi la farà per noi?

    Ciao Iris

    Posso dire che il tema del SIC del Monteghello non è dimenticato. Confermo solo la difficoltà a ragionare di maggiore tutela del sito in questione con l’Amministrazione attuale.
    Per voce del Sindaco, intervenuto il giorno 3 dicembre scorso in Consiglio Comunale, abbiamo appreso il suo auspicio affinché sul Monteghello vengano addirittura tolte anche le poche e disattese tutele ora esistenti.
    Nel suo intervento il Sindaco indica che l’attività umana, inserita in un contesto precedentemente sottoposto a tutela, lo qualificherebbe. Inventa un problema di gestione del territorio e preferisce antropizzare i prati aridi del SIC, magari costruendoci sopra, anziché lasciare un “disordinato” ambiente naturale.
    E’ una logica opposta a decenni di politica di incentivazione dei parchi naturali ma, cara Iris, se io devo confrontarmi con un potere amministrativo arrogante ed incapace della minima sensibilità ambientale, cosa posso fare?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *