Al Presidente del
Consiglio Comunale
di Rovereto
Interrogazione a risposta scritta
Fermiamo la distruzione del patrimonio arboreo della Città
Nei giorni scorsi altre quattro piante di alto fusto sono state tagliate. Si tratta principalmente di un Cedro (credo della specie Deodara) che da decenni ornava ed ombreggiava il giardino pubblico di Piazzale Orsi di fronte alla stazione dei treni. Assieme a questa bellissima pianta di 20 metri, i lavori di rifacimento del parco pubblico hanno richiesto il taglio di un Platano maestoso che fregiava da tempi remoti l’ingresso di Rovereto. Altre due piante che abbellivano il retro del bar sulla rotonda stradale hanno subito la stessa sorte.
Ancora una volta le operazioni di taglio inaspettate ed improvvise hanno portato allo sconforto ed alla rabbia numerosi cittadini impotenti davanti alla procedura scelta dall’Amministrazione.
Ancora una volta sono indecifrabili le motivazioni che spingono l’Amministrazione cittadina ad operare con facilità l’eliminazione di piante di alto fusto che hanno accompagnato per tempi immemori l’estetica di Rovereto.
Non credo possano essere invocate motivazioni ricondotte alla mancanza di salubrità delle piante perché queste si presentavano in ottime condizioni come testimoniano anche i resti dei ceppi.
Ancora più incredibile il fatto che queste piante sono state tagliate in un parco, dove oltre a non dar fastidio a nessuno, arricchivano notevolmente questa macchia di natura in un luogo fortemente trafficato della Città.
Questi tagli sono successivi a numerosi altri condotti dall’Amministrazione cittadina e da privati a Rovereto negli ultimi mesi. Solo una settimana fa veniva falciato un altro maestoso Cedro in viale Verona e pochi mesi fa i taglialegna abbruttivano con numerose soppressioni la Via Cavour e la Via Benacense
Si interroga quindi il Sindaco e la Giunta per conoscere le motivazioni di tanto dispregio nei confronti dell’alberatura roveretana e se intende proseguire ulteriormente con questa irragionevole procedura di eliminazione di piante dall’enorme valore estetico, ambientale e storico.
Si chiede risposta scritta solo in via informatica per limitare l’uso di carta ed il conseguente ulteriore taglio di piante.
Rovereto, 9 ottobre 2009 Ruggero Pozzer