Follone

Al Presidente del

Consiglio Comunale di

Rovereto

Domanda di attualità

 

 

 

Nei giorni scorsi gli artigiani del Follone hanno ricevuto una lettera dall’Ufficio Legale del Comune con la quale si intima una rapida definizione dei termini entro i quali gli stessi dovranno liberare i loro laboratori situati negli spazi pubblici dell’area.

Per questi cittadini, titolari di aziende situate al Follone da molti anni, questa comunicazione è stata una vera doccia fredda. Dopo anni di rassicurazioni, giunte anche recentissime dalla stessa Amministrazione, questa richiesta appare come una prepotente imposizione senza alcuna garanzia.

La scorsa Amministrazione, nella presunzione di utilizzare l’area, si era operata garantendo che prima di dover lasciare il Follone, ogni azienda avrebbe ricevuto una nuova collocazione.

 

Le rassicurazioni dell’attuale Amministrazione hanno determinato fiducia in alcuni occupanti che avrebbero addirittura investito in importanti manutenzioni a pavimenti e infissi. La stessa Amministrazione fino a pochi giorni or sono appariva ben lontana dal pensare, come invece comunica, di “imminenti poderosi lavori edilizi”. A riprova di ciò è la posa, nel cantiere comunale del Follone, di plinti in calcestruzzo sui quali è stato posato un silos contenente il sale stradale per una spesa complessiva di 90.000.000 Euro. Ulteriore conferma si ha dagli importanti lavori in corso per il rifacimento dell’impianto elettrico dei magazzini comunali stessi e dalla recente sistemazione del parcheggio con piantumazione di un olivo ( nota pianta di durata secolare e non di alcuni mesi).

Non si comprende dunque la necessità di cacciare in breve tempo gli artigiani quando gli investimenti sulla zona indicano una situazione di estrema tranquillità temporale.

Non vogliamo nemmeno pensare che le incapacità gestionali di questa Amministrazione giungano sino a permettere che si investano decine di migliaia di Euro per poi distruggere tutto dopo pochi mesi.

 

Una ulteriore prova che i tempi di utilizzo del Follone non saranno celeri si ha dalle consulenze contrattate dall’Amministrazione da un paio di mesi. Tali consulenze, indirizzate a tre distinti professionisti, richiedono solo uno “studio preliminare” sul Follone e su cosa si può fare in quel sito.

Senza entrare ora nel merito di scelte che portano la Giunta comunale a spendere 100.000 Euro di consulenze per sapere cosa fare, crediamo che quando una Amministrazione non sa cosa fare sicuramente in breve tempo non farà nulla e quindi non ha la necessità immediata di espellere gli artigiani del Follone rinunciando inoltre agli introiti derivanti dagli affitti. Non sembra dunque imminente la necessità di mettere in seria difficoltà alcune famiglie di lavoratori senza prima aver ricollocato le aziende in altri siti.

 

Alla luce di quanto descritto si chiede all’Amministrazione:

 

1)      Quale tipo di programmazione intenda operare sul Follone.

2)      Quali tipi di tutele intenda offrire alle aziende prima del loro sfratto.

3)      Come può succedere che da un settore dell’Amministrazione giunga l’intenzione di “imminenti poderosi lavori edili” contemporaneamente all’attivazione di grossi investimenti sull’area stessa da parte di altri uffici.

4)      L’ intenzione di ritirare le ingiunzioni di urgente rientro in disponibilità dei locali al Follone non imponendo in tal modo scelte irreversibili sui cittadini.

5)      La volontà di perseguire la disponibilità delle strutture al Follone solo dopo essersi chiarita le idee, dopo aver progettato gli interventi, dopo aver ottenuto il benestare politico con magari una condivisione più ampia e dopo aver provveduto a reperire le necessarie risorse finanziarie per realizzare le opere.

 

 

 

 

 

 

Rovereto, 17 ottobre 2007                                                 Ruggero Pozzer

Verdi Con Rovereto

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