Al Presidente del
Consiglio Comunale
di Rovereto
Interrogazione all’Amministrazione con risposta scritta
I lavori di manutenzione straordinaria del ponte sulla ss.12 del Brennero e le relative deviazioni stradali stanno creando disagi alla cittadinanza e alla viabilità di passaggio.
Alcuni disagi sono stati causati da mancata comunicazione tra l’Amministrazione di Rovereto e la direzione dell’ Autostrada del Brennero che aveva programmato la chiusura del casello a sud proprio in concomitanza con la necessità di inviare su quell’arteria il traffico pesante di attraversamento della nostra città. Tale problematica si è fortunatamente risolta ma ciò che non si risolverà presto sono i quotidiani disagi che le vie residenziali della città sembra dovranno sopportare per cinque lunghi mesi.
Un intervento di tale portata e di tale impatto sulla vivibilità di una fetta di città pone dei logici quesiti riguardanti la tempistica, la logistica e la programmazione dei lavori.
L’osservazione del cantiere in esecuzione al ponte della ss. 12 mette in evidenza come la presenza di personale operaio interessato dai lavori sia in numero limitato rispetto alla necessità di compiere l’opera nel minor tempo possibile.
Altro aspetto è sicuramente l’orario di interruzione del lavoro. L’ideale per compiere lavori di tale impatto nel minore tempo possibile è quello di programmare turni di lavoro notturni. Anche se tale soluzione può essere giudicata eccessiva sicuramente non lo sarebbe almeno il vedere gli operai lavorare, in doppio turno, fino all’orario serale. E’ impressionante infatti osservare come nell’orario di tardo pomeriggio, contemporaneamente al momento in cui il traffico invade maggiormente le vie alternative e residenziali della città, il cantiere viene tranquillamente chiuso sino all’indomani mattina. Altrettanto preoccupante è la chiusura del cantiere nel fine settimana è cioè senza alcuna intenzione alla celerità delle operazioni.
La programmazione dei lavori di straordinaria manutenzione al ponte prevede un periodo necessario di cinque mesi. Tale tempo appare incredibile per un’opera che, all’apparenza, si può risolvere in un periodo molto più breve. E’ chiaro quindi che risulta importante capire tale necessità temporale anche alla luce delle considerazioni sopra espresse.
Un’ultima analisi è relativa alla mancata realizzazione di una viabilità alternativa in sede locale. L’analisi del sito porta a concludere che a fianco del ponte in via di manutenzione vi sarebbe stato lo spazio per realizzare una struttura alternativa del tipo ponte Bailey o similare sul quale far transitare quantomeno il traffico leggero e mantenendo così la problematica in loco.
Alternativa possibile sarebbe anche stata quella della realizzazione di un riempimento parziale del torrente Leno con strada in superficie e mantenendo il flusso idraulico attraverso grosse condutture in calcestruzzo affiancate nell’argine
Risulta difficile comprendere come tali soluzioni siano state scartate. Speriamo fortemente che se la motivazione è di tipo economico i conti siano stati fatti in maniera adeguata considerando anche il valore della salute umana, dei costi relativi al rallentamento dei percorsi e alla gestione della viabilità alternativa.
In stretta considerazione di tali premesse si interroga l’Amministrazione per conoscere anche tramite un accurata relazione tecnica, economica, igienico salutistica e sociale:
1) I motivi per cui è necessario un periodo di ben cinque mesi per la realizzazione dei lavori.
2) I motivi per cui si assiste ad una conduzione di cantiere delegata a pochi operai.
3) I motivi per cui non è stato concordato un orario di lavoro almeno in doppio turno in modo da mantenere aperto il cantiere almeno nelle ore di luce.
4) I motivi per cui il cantiere subisce un’interruzione dei lavori nel fine settimana.
5) I motivi per cui non è stata realizzata una viabilità alternativa in loco.
Rovereto, 22 aprile 2007 Ruggero Pozzer
Verdi Con Rovereto per l’Unione