2006-05-29 salubrità area campo nomadi

 

Al Presidente del

Consiglio Comunale di

Rovereto

 

 

 

Interrogazione a risposta scritta

 

 

 

 

La notizia apparsa sulla stampa locale e nazionale di uno studio tecnico del Comune di Bolzano, ha confermato la pericolosità della zona di Castel Firmiano dove trovano  insediamento famiglie di zingari Sinti e Rom.

L’area un tempo era destinata a discarica. Tra i rifiuti conferiti nel corso degli anni vi erano anche pesticidi e residui di lavorazione industriali. L’allarme è serio: al campo Rom di Castel Firmiano risiedono 106 persone, di cui il 50% minorenni ma il dato più allarmante è l’alto tasso di bambini che vengono alla luce con gravi malformazioni ( il 75% ?)

La situazione del campo sosta di Castel Firmiano è purtroppo comune a molte altre a livello nazionale, dove le localizzazioni rimangono per lo più relegate ai margine delle città, in luoghi malsani e inquinati.

 

 

L’attualità e la gravità della situazione bolzanina impongono ad ogni Amministrazione una maggiore attenzione rispetto all’ubicazione delle proprie aree di sosta per popolazioni nomadi.

Il campo nomadi di Rovereto, realizzato ai sensi della legge provinciale n. 15 /1985, è ubicato sul versante nord di un ridosso collinare, a stretto contatto con la zona industriale ed in particolare con produzioni chimiche.

 

 

Alla luce di tali premesse si interroga l’Amministrazione per conoscere:

 

–          I dati di rilievo igienico sanitari che confermano la idoneità del campo nomadi di Rovereto rispetto all’ ubicazione e alla natura storica del sito.

 

–          Riguardo ai residenti del campo nomadi di Rovereto, l’esistenza di eventuali problematiche igienico sanitarie diverse da quelle che comunemente investono la popolazione locale.

 

 

 

Rovereto, 29 maggio 2006                                                  Ruggero Pozzer

 

Verdi Con Rovereto per l’Ulivo

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